Pregunta
Cap. XXIV. Rileggi i passi dell’incontro per strada di Agnese con don Abbondio e
quello dell’incontro di Lucia con la madre in casa del sarto. Scegliere uno dei due
episodi e inventare ciò che Manzoni non riferisce: A) il dialogo tra Agnese e don
Abbondio; B) il dialogo tra Lucia e la madre
quello dell’incontro di Lucia con la madre in casa del sarto. Scegliere uno dei due
episodi e inventare ciò che Manzoni non riferisce: A) il dialogo tra Agnese e don
Abbondio; B) il dialogo tra Lucia e la madre
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Mar 29,2025
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Dialogo inventato tra Agnese e don Abbondio
Agnese:
“Don Abbondio, vedo che avete un peso nel cuore. Posso aiutarvi a parlarne?”
“Don Abbondio, vedo che avete un peso nel cuore. Posso aiutarvi a parlarne?”
don Abbondio:
“Sì, Agnese. Ho un dilemma: devo scegliere tra due opzioni, ma entrambe mi sembrano difficili. Mi sento come se dovesse risolvere un’equazione complicata, come
“Sì, Agnese. Ho un dilemma: devo scegliere tra due opzioni, ma entrambe mi sembrano difficili. Mi sento come se dovesse risolvere un’equazione complicata, come
Agnese:
“Non preoccupatevi, don Abbondio. La fede può guidarvi. Ogni dubbio può essere superato con la ragione e la speranza. Non lasciate che la paura vi impedisca di fare la scelta corretta.”
“Non preoccupatevi, don Abbondio. La fede può guidarvi. Ogni dubbio può essere superato con la ragione e la speranza. Non lasciate che la paura vi impedisca di fare la scelta corretta.”
don Abbondio:
“Grazie, Agnese. Siete sempre così forte. Mi sento più tranquillo sapendo che ho un’amica che mi sostiene.”
“Grazie, Agnese. Siete sempre così forte. Mi sento più tranquillo sapendo che ho un’amica che mi sostiene.”
Agnese:
“Siate coraggioso, don Abbondio. Con la fede e il supporto di coloro che amate, potete superare qualsiasi difficoltà.”
“Siate coraggioso, don Abbondio. Con la fede e il supporto di coloro che amate, potete superare qualsiasi difficoltà.”
don Abbondio:
“Vi ringrazio, Agnese. Spero di trovare la forza per fare la scelta giusta.”
“Vi ringrazio, Agnese. Spero di trovare la forza per fare la scelta giusta.”
Agnese:
“Siate fiducioso, don Abbondio. La soluzione è sempre lì, da qualche parte, e la fede vi aiuterà a trovarla.”
“Siate fiducioso, don Abbondio. La soluzione è sempre lì, da qualche parte, e la fede vi aiuterà a trovarla.”
Solución
Dialogo inventato tra Agnese e don Abbondio
Agnese:
“Don Abbondio, l’ho notato: il vostro passo è incerto, e l’espressione vi tradisce pensieri contrari. Ditemi pure: cosa vi pesa nel cuore in questa sera?”
“Don Abbondio, l’ho notato: il vostro passo è incerto, e l’espressione vi tradisce pensieri contrari. Ditemi pure: cosa vi pesa nel cuore in questa sera?”
don Abbondio:
“Ah, Agnese, siete sempre così attenta. In verità, mi assale un turbamento profondo, una specie di inquietudine che non so ben esprimere… Mi par di dover risolvere un’equazione misteriosa, come se la mia anima cercasse la soluzione di
“Ah, Agnese, siete sempre così attenta. In verità, mi assale un turbamento profondo, una specie di inquietudine che non so ben esprimere… Mi par di dover risolvere un’equazione misteriosa, come se la mia anima cercasse la soluzione di
Agnese:
“Ma non credete che la fede possa guidare il vostro cuore oltre la matematica dei timori? Ogni dubbio, per quanto sembrasse complicato, si può dissipare se si accoglie la luce della ragione e della Provvidenza.”
“Ma non credete che la fede possa guidare il vostro cuore oltre la matematica dei timori? Ogni dubbio, per quanto sembrasse complicato, si può dissipare se si accoglie la luce della ragione e della Provvidenza.”
don Abbondio:
“Voi parlate come colui che conosce la via. Eppure, mi sento come se ogni decisione pesasse su di me come un integrale, per me difficile da misurare:
“Voi parlate come colui che conosce la via. Eppure, mi sento come se ogni decisione pesasse su di me come un integrale, per me difficile da misurare:
Agnese:
“Don Abbondio, sappiate che le situazioni della vita non sono sempre riducibili a numeri e formule. La virtù e la giustizia non si misurano facilmente. Non lasciate che la paura vi impedisca di compiere ciò che il Signore vi impone. Se le vie della ragione si biforcano, che la fede vi conduca sulla retta via!”
“Don Abbondio, sappiate che le situazioni della vita non sono sempre riducibili a numeri e formule. La virtù e la giustizia non si misurano facilmente. Non lasciate che la paura vi impedisca di compiere ciò che il Signore vi impone. Se le vie della ragione si biforcano, che la fede vi conduca sulla retta via!”
don Abbondio:
“Le vostre parole, Agnese, mi sono preziose consiglieri. In verità, mi affatico nel dover scegliere fra due opzioni, ciascuna gravata dal timore e dall’incertezza. Ma, così come in
“Le vostre parole, Agnese, mi sono preziose consiglieri. In verità, mi affatico nel dover scegliere fra due opzioni, ciascuna gravata dal timore e dall’incertezza. Ma, così come in
Agnese:
“Affidatevi al Signore e lasciate che la Provvidenza vi illumini il cammino. Non è raro che, nelle ore più oscure, il consiglio sincero di un’amica possa rivelarsi la chiave per risolvere anche l’equazione più complessa della vita.”
“Affidatevi al Signore e lasciate che la Provvidenza vi illumini il cammino. Non è raro che, nelle ore più oscure, il consiglio sincero di un’amica possa rivelarsi la chiave per risolvere anche l’equazione più complessa della vita.”
don Abbondio:
“Grazie, Agnese, per la vostra saggezza e il vostro incoraggiamento. Rifletterò su ciò che mi avete detto e cercherò di non lasciarmi dominare dalla paura. Che la grazia divina ci accompagni, come in un calcolo ben determinato, verso un futuro più sereno.”
“Grazie, Agnese, per la vostra saggezza e il vostro incoraggiamento. Rifletterò su ciò che mi avete detto e cercherò di non lasciarmi dominare dalla paura. Che la grazia divina ci accompagni, come in un calcolo ben determinato, verso un futuro più sereno.”
Agnese:
“Sia così, don Abbondio. Ricordate: ogni equazione, per quanto ardua, ha la sua soluzione, e la fede è la costante che rende possibile il superamento di ogni incognita.”
“Sia così, don Abbondio. Ricordate: ogni equazione, per quanto ardua, ha la sua soluzione, e la fede è la costante che rende possibile il superamento di ogni incognita.”
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Immaginiamo il dialogo tra Agnese e don Abbondio. Mentre il curato stava tentando di scappare dalla situazione, Agnese lo ferma con uno sguardo penetrante. “Don Abbondio,” dice lei, “temete forse un uomo più del Signore? La nostra vita è intessuta di prove e voi, come guida, dovete avere il coraggio di difendere ciò che è giusto!” Il curato, un po’ impaurito, risponde: “Ma, signora, la vita è già piena di rischi, e il mio dovere è proteggere me stesso e la parrocchia!” Agnese, con determinazione negli occhi, insiste: “E se non difendiamo il nostro amore, chi lo farà? Dobbiamo lottare, non fuggire!”
Passando a Lucia e alla madre nella casa del sarto, immaginiamo il calore del momento. Lucia, con lacrime di preoccupazione, dice alla madre: “Mamma, ho paura! I piani di don Rodrigo si fanno sempre più minacciosi.” La madre, accarezzandole i capelli, risponde: “Figlia mia, la fede è la nostra forza. Non è mai facile, ma dobbiamo avere pazienza e speranza.” Lucia, asciugandosi gli occhi, replica: “Ma come possiamo affrontare un uomo così potente? Dove troveremo aiuto?” La madre, con saggezza, le ricorda: “Ricorda, l’unione fa la forza. Non siete sola, tesoro, e insieme possiamo trovare una via d’uscita.”
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